Mentre leggo l’ultimo romanzo di Walter Siti, “Il contagio” (Mondadori, pp. 339, euro 18), scrivo qualche parola per mettere ordine nelle prime impressioni. Le parole sono: realismo, crudeltà, populismo, nichilismo. Ognuno di questi termini, lo so bene, richiederebbe chiarimenti complessi. Ma intanto, anche solo da un tale elenco, è possibile notare dissonanze che irriteranno non pochi lettori.
Alfonso Berardinelli